Con un sistema di accumulo potrai utilizzare l'energia elettrica accumulata nella batteria.
Con l’aumento dei prosumer ovvero di utenti che sono allo stesso tempo produttori e consumatori di energia prodotta in modo autonomo, l’attuale sistema di dipendenza dalla fornitura pubblica sarà affiancato crescentemente da una rete in cui la generazione dell’energia è in grado di contribuire significativamente alla capacità complessiva del sistema.
Il sistema di accumulo elettrico in casa
Fa davvero la differenza?
Partiamo con un semplice esempio: in un impianto fotovoltaico senza sistema di accumulo (comunemente detto batteria o storage), la quota di autoconsumo è relativamente bassa. Senza batteria, infatti, l’utilizzo dell’energia elettrica generata dal proprio impianto fotovoltaico può avvenire solamente in contemporanea alla sua produzione, dunque quando c’è irraggiamento solare.
Con un buon sistema di accumulo, la quota di autoconsumo si innalza notevolmente: l’energia prodotta dal fotovoltaico e non immediatamente consumata viene infatti immagazzinata nella batteria ed è quindi disponibile in qualsiasi momento per tutte le utenze.
Sistema di accumulo: quali batterie scegliere?
Vi sono diverse alternative, noi consigliamo le batterie a litio ad alta tensione di Viessmann, le Batterie HV1 e HV2. Utilizzano la tecnologia LFP (litio, ferro e fosfato), hanno una durata molto lunga e sono ideali per condomini e applicazioni commerciali.
Importante: l’installazione di un impianto fotovoltaico residenziale è agevolata con detrazioni fiscali del 50%. Dato che è stato abrogato lo sconto in fattura, oggi si paga interamente il costo dell’impianto e dell’installazione e si recupera poi la detrazione del 50% in 10 anni.